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Il valore della formazione, la necessità della competenza

Qualche tempo fa, leggendo un libro di marketing, ho trovato alcuni spunti ed una frase che mi ha sempre spinto a cercare di migliorarmi: se non mi formo, mi fermo

Quella frase si è fissata nella mia mente ed ancora oggi cerco di ripetermela ogni volta che debbo affrontare una nuova sfida o accrescere le mie competenze, come ad esempio capire la potenza della #comunicazione attraverso i #social media o le nuove tendenze in tema di materiali, prodotto, #sostenibilità.


Il tema della Valutazione della Formazione ha assunto un ruolo centrale negli ultimi anni, sia per gli operatori del settore che per le aziende e i lavoratori coinvolti. La quantità di risorse che le aziende investono oggi #informazione e sviluppo rappresenta un bene prezioso. Diventa, quindi, fondamentale poter valutare i risultati che questi investimenti producono, per migliorare e per rendere la formazione sempre più mirata.


L'analisi dei processi di formazione serve ad attribuire un valore tangibile alla stessa, senza la quale non sempre di riesce a capire in modo semplice ed oggettivo i risultati raggiunti (e uno dei principi fondamentali del #marketing richiede che ogni azione sia misurabile).

Valutare dunque ci apre le porte a tre aspetti:


  • definire in quale misura le conoscenze e le capacità acquisite nel corso dell’intervento formativo sono state utilizzate dai partecipanti

  • evidenziare se l’incremento delle conoscenze e delle capacità o lo sviluppo di nuove conoscenze e capacità ha comportato delle visibili modifiche negli atteggiamenti e nei comportamenti

  • rilevare se le modifiche nei comportamenti, ascrivibili agli esiti degli interventi formativi, hanno comportato delle importanti modifiche nelle prestazioni singole o di gruppo


Ricordiamo che l’efficacia dell’azione formativa è data dalla coerenza tra formulazione corretta degli obiettivi formativi, risorse adeguate agli obiettivi e metodologie coerenti degli obiettivi. Una valutazione efficace può spingersi ad analizzare ogni aspetto della formazione, fino alla valutazione del ROI della stessa.


Credo che ogni percorso formativo, sia personale che aziendale dovrebbe agire almeno su quattro livelli:

  1. Reazione: ovvero il “gradimento” dei destinatari della formazione;

  2. Apprendimento: ovvero l’acquisizione di conoscenze, capacità, atteggiamenti;

  3. Azione: ovvero l’esercizio effettivo di conoscenze, capacità e atteggiamenti;

  4. Risultati: ovvero conseguimento degli effetti desiderati di performance


Si riscontrano infatti i seguenti livelli di valutazione:

  1. Valutazione della formazione, riguarda: qualità della didattica e il gradimento

  2. Valutazione dell’apprendimento, riguarda: conoscenze, capacità, atteggiamenti, flessibilità, congruenza con principi e regole;

  3. Valutazione del cambiamento (trasferibilità), riguarda: innalzamento delle performance in ambito professionale, incremento delle capacità (saper fare) in ambito professionale, migliori comportamenti organizzativi;

  4. Valutazione dell’investimento nel programma formativo: risultati aziendali e personali del ROI della formazione.

Gli strumenti utilizzati in un sistema di valutazione sono di tipo qualitativo e quantitativo analitico e sintetico, in genere: questionari, case history, simulazioni

Il ROI della formazione focalizza l’attenzione sui benefici economici aziendali misurabili in termini di risultati determinati da apprendimenti, capacità, e comportamenti individuali organizzativi da porre in relazione all’intervento formativo realizzato, considerando costi diretti e indiretti attribuibili al percorso formativo.

In generale, gli elementi di costo da considerare sono riferibili alle attività: analisi e progettazione, organizzazione ed erogazione, valore economico richiesto ai partecipanti e ad altre figure (docenti, tutor), costi indiretti (viaggi, soggiorni,), costo dei servizi periferici (es. aule e attrezzature).

Stay tuned!




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