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luciomascarin

𝐅𝐚𝐥𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨!

In pochi forse sanno che la 𝑶𝒍𝒊𝒗𝒆𝒕𝒕𝒊 è stata la prima azienda a portare un 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒖𝒕𝒆𝒓 da scrivania in un'epoca in cui computer e calcolatori erano grandi quanto intere stanze.


Ancora meno persone sanno che questo prodotto, che ha rivoluzionato il settore informatico, ha rischiato di non arrivare mai nel mercato.


Nel 1964, infatti, 𝑶𝒍𝒊𝒗𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒆𝒓𝒂 𝒊𝒏 𝒃𝒂𝒏𝒄𝒂𝒓𝒐𝒕𝒕𝒂 e non sapevano più dove sbattere la testa, tra cattivi investimenti e cessione di grandi divisioni elettroniche dell'azienda agli americani.

In un momento in cui dovevano fare attenzione a non fare caos hanno davvero peggiorato le cose, rendendo la crisi ancora più difficile da affrontare.

Nonostante questo, hanno ben pensato di vendere alcune loro divisioni elettroniche di primaria importanza alla più grande conglomerata americana dell'epoca, la #GeneralElettric, perdendo praticamente il controllo dell'azienda. Così la Olivetti fu costretta a tornare a produrre le macchine da scrivere che commerciava sin dal 1908.

La svolta però arrivo da uno dei ricercatori del laboratorio di Ricerche Elettroniche, Perotto, che insieme ad altre persone ha 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒐 questo pc da scrivania delle dimensioni di una macchina da scrivere. Il nome del computer era Programma 101. Il gruppo di esperti co-ordinato da Perotto era costituito da 𝒔𝒕𝒖𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝑷𝒐𝒍𝒊𝒕𝒆𝒄𝒏𝒊𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝑻𝒐𝒓𝒊𝒏𝒐, 𝒅𝒊 𝑴𝒊𝒍𝒂𝒏𝒐 𝒆 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒊𝒕à. Lora da soli sono riusciti a creare un nuovo prodotto che andava a posizionarsi in una nuova categoria. Ci dice qualcosa questo? Quante volte ne abbiamo parlato?

Questa macchina era alla portata di tutti, tanto che la 𝑵𝑨𝑺𝑨 ha comprato 10 P101 per la missione Apollo II.

In totale sono state vendute 44.000 unità a circa 3200 dollari cad., praticamente 30 volte in meno dei calcolatori dell'epoca.

Con il successo arriva anche l'imprevisto...la concorrenza e/o quelli che cercano di copiare il nuovo prodotto (strano, vero?), come la HP con il suo 9100 al quale Olivetti chiese danni per violazione del copyright. I manager di Olivetti sapevano che prima o poi sarebbe arrivata sempre più concorrenza ma non 𝒉𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒔𝒂𝒑𝒖𝒕𝒐 𝒕𝒆𝒏𝒆𝒓𝒍𝒆 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂. Perché non sono stati in grado di trarre vantaggio dal nuovo prodotto che avevano creato rimanendo per lo più un'azienda meccanica. Detto ciò, dopo la morte del fondatore Adriano Olivetti nel 1960 spari quello spirito industriale dove di poteva respirare professionalità, innovazione, qualità nei prodotti e nei servizi.

Quindi, cosa non ha veramente funzionato in Olivetti che poteva farla crescere in modo esponenziale?

Uno dei problemi è che 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒑𝒊ù 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒕𝒐 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒆 𝒄𝒂𝒕𝒆𝒈𝒐𝒓𝒊𝒆 e si sono fatti schiacciare dai brand emergenti che rispondevano al nome di Apple, Hp, Compaq, ecc., che iniziavano il loro percorso nel mondo dei personal computer ottimizzando sempre più i prodotti. Altro errore strategico è stato cedere le sue divisioni ad altre grandi aziende proprio nel momento in cui l'azienda stava per collassare. Tutto questo fino a che non è diventata un fantasma nascosto dentro Telecom e perdendo tutte le quotazioni in borsa e sparendo dalla mente dei clienti, rimanendo solo un timido ricordo.

Infine, uno degli errori che ha danneggiato tremendamente l'azienda è stato quello 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒎𝒂𝒏𝒂𝒈𝒆𝒓 𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒆 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒔𝒕𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒐.

Dando atto che Olivetti è stata un baluardo nella crescita economica nazionale e che ha gettato le basi del PC moderno, ci sono parecchie lezioni che possiamo imparare da questa storia. La più importante è che senza un chiaro e definito piano di #marketing che tocchi tutti gli aspetti significativi dell'azienda non andremo da nessuna parte e rischiamo di fare la stessa fine. Focalizzazione sula nicchia, categorie da creare, personalizzazione, marketing, prodotto, personale sono un insieme di fattori che devono guidarci per portare le nostre aziende ad un successo duraturo e forte!

A presto



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